Il capolavoro sconosciuto di Pergolesi
Li prodigi della divina grazia nella conversione e morte di San Guglielmo duca d’Aquitania è un dramma sacro per musica in tre atti che Pergolesi compose nel 1731 su testo di Ignazio Maria Mancini come prova finale dei suoi studi al Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo.
Fu eseguito nel chiostro di Sant’Agnello, una delle più antiche chiese di Napoli anche chiamata Sant’Aniello a Caponapoli trovandosi nel punto più alto della città antica ed è un dramma sacro dalle tipiche caratteristiche napoletane infarcito di una religiosità estrema ma alleggerito dalla presenza di un personaggio buffo in dialetto che accompagna tutta l’opera. Questa commistione, fa subito pensare alla tradizione teatrale napoletana legata ai periodi sacri e vi si inserisce perfettamente.
Una tradizione che dalle sacre rappresentazioni medievali passa per il teatro settecentesco di stampo religioso e le cui vestigia sono rappresentate ancora oggi da quell’infinitamente cangiante rito teatrale natalizio partenopeo della “Cantata dei pastori”. Gli elementi prettamente popolari e buffi convivono con la drammatica vicenda spirituale, politica ed umana del protagonista creando due vere e proprie trame parallele, quella San Guglielmo e del suo “Sancho Panza” napoletano, Cuosemo. Entrambi inizialmente fieri soldati, finiscono l’opera morto il Santo e in abiti talari (volente o nolente) Cuosemo.
Alraune ha registrato il San Guglielmo in prima registrazione integrale su strumenti originali, il triplo cd prodotto da NovAntiqua è uscito a giugno 2020.
San Guglielmo | Monica Piccinini
San Bernardo | Carla Nahadi Babelegoto
Angelo | Caterina di Tonno
Demonio | Mauro Borgioni
Cuosemo | Mario Sollazzo
Arsenio | Federica Carnevale
Concertazione e direzione | Mario Sollazzo