“A real rethinking of the opera”
Dido & Aeneas di Purcell è stato realizzato nella Stagione Lirica 2020/21 del teatro Comunale di Modena. Un’opera di repertorio a cui Alraune si è accostato in maniera individuale ma col grande rispetto dovuto ad ogni partitura. Una lettura musicale caratterizzata da una grande tensione ritmica ed emozionale, un cast di altissimo livello, insieme alla regia di Stefano Monti in uno spazio teatrale rivoluzionato, hanno contribuito ad un successo amplificato dalla trasmissione sul canale Opera Streaming e visibile interamente più in basso su questa pagina.
L’interpretazione non è sicuramente influenzata dalla tradizione: il coro “Cupid only throw the dart” è positivamente funereo; “But ere we this perform”, altrettanto, è ripensato, il tempo lento aggiunge peso prima che un accelerando ci porti appropriatamente nelle acque tempestose. Non ho mai sentito una versione più ritmata di “Oft she visits this lone fountain” (la Second Woman Alice Molinari, regge bene sull’accompagnamento strettamente puntato mentre un gioco di ombre mette in scena un’orgia femminile che sottolinea il tutto). E’ sintomatico di cosa renda questa Dido & Aeneas così fresca: una vera reinterpretazione della musica e del dramma.
Colin Clarke | Seen and Heard International
Sin dalle note dell’ouverture si percepiscono il forte pathos e l’attenzione stilistica presenti nella lettura proposta da Mario Sollazzo che, dal clavicembalo, dirige i musicisti dell’Ensemble Alraune. Il suono è curato, brillante, ricco di contrasti e sfumature che garantiscono l’eleganza e la varietà di narrazione necessarie alla partitura di Purcell.
Alberto Dilenge | Connessialopera
Musicalmente parlando, il direttore d’orchestra Mario Sollazzo propone una performance pensata, drammaticamente responsabile, con qualche sorpresa. La prima è l’aggiunta di un “drumbeat” spietato alla musica di apertura: un po’ straniante ma sensazionale. Questo beat compare ancora un paio di volte durante lo spettacolo.
La selezione dei tempi è a volte sorprendente, “But ere we this perform” è sorprendentemente lento, ma c’è un pensiero dietro di esso: Quando il ritmo accelera da quella inerzia, il dramma guadagna in impatto.
“Oft she visits this lone mountain” è così veloce che suona come un avvertimento, che Didone non venga sbranata dai propri cani, proprio come Atteone. Sopra l’azione, una scena orgiastica si svolge in silhouette. Gli strumenti originali suonano splendidamente fioriti; a volte sembra di essere in un terreno sconosciuto, ma non ci annoiamo mai.
Robert Levine | Operagazet.com
Perfettamente in linea con lo spettacolo si è mossa la direzione di Mario Sollazzo alla guida del prezioso ensemble Alraune.
Silvia Campanari | L’Opera